Volete cambiare il vostro scooter? Non vi soddisfa? Allora il nuovo scooter BMW fa per voi! Comodo , grande e scattante. Più che uno scooter si potrebbe definire un a moto per la sua forma e il suo motore . La BMW ha scelto fidare questo scooter per la concorrenza con il nuovo scooter YAMAHA T-MAX che secondo me ha vinto senza dubbio con un' ottima fama.
- BMW C 600 Sport
- 647,0 cc
- 44,0 kW (60,0 CV)
- 2 cilindri in linea
- Euro3
- € 11.200 c.i.m.
- Yamaha T Max 530 Black Max ABS
- 530,0 cc
- 34,2 kW (46,5 CV)
- 2 cilindri in linea
- Euro3
- € 12.050 c.i.m.
Faccia a faccia tra BMW C 600 Sport e lo Yamaha TMAX 530. Una sfida che trascende le prestazioni pure e che filosofeggia su due differenti scuole di pensiero
Non chiamateli scooter, potrebbero prendersela a male e farvi il pelo alla carrozzeria. Il BMW C 600 Sport e lo Yamaha TMAX 530 sono i maggiori esponenti di una razza ibrida creata in laboratorio e poi impazzita, belve feroci che si fidano solo dei propri padroni e di nessun altro. Se volete avvicinarle, fatelo con decisione, perché annusano la paura... e "mordono" pieghe bestiali e motori esaltanti. Soltanto i cavalletti laterali che scintillano riescono a tenerle in qualche modo al guinzaglio...
Due cuori
Il comfort qui passa in secondo piano: le selle sono alte e più dure rispetto ai "soliti" scooter, i passeggeri in posizione rialzata ed esposta all'aria. In ogni caso, questi due maxi sportivi offrono una discreta praticità, che è poi il loro vero punto di forza rispetto alle moto. Non mancano i comodi cassettini nel retroscudo (più spaziosi ma con gli sportellini poco curati sul BMW), la presa da 12V (assente sullo Yamaha), il parabrezza regolabile (con due pomelli per il tedesco, una chiave a brugola per il giapponese), una comoda gestione della strumentazione (lo Sport ha il tasto al manubrio a portata di pollice), il freno di stazionamento (sul tedesco si attiva automaticamente con l'apertura del cavalletto laterale) e l'immancabile vano sottosella: discreto per il TMAX, qualcosa in più per il C-Sport, che in sosta si amplia grazie al FlexCase, un "sacchetto" estensibile che trova il suo limite nell'impossibilità di utilizzarlo in marcia. A conti fatti, il BMW si aggiudica il primo round contro un TMAX abituato a regnare incontrastato da ormai 10 anni e non proprio ricco in fatto di dotazione. Però, poi, basta guardarlo e il maxi di Iwata ti conquista con quegli occhioni de "Il Gatto con gli Stivali" di Shrek: è così bello che brilla di luce propria, mentre il tedesco, nonostante il blasone e il maggior prezzo, perde il confronto sulla cura del dettaglio e sulla qualità percepita. Può solo distogliere lo sguardo per non rimanere accecato dalle finiture sfiziose della versione BlackMax dello scooter Yamaha: i componenti in oro (fin troppo vistosi), il rivestimento in velluto della sella (libidine pura) e la cromia "due toni" nero su nero.
Due cuori
Il comfort qui passa in secondo piano: le selle sono alte e più dure rispetto ai "soliti" scooter, i passeggeri in posizione rialzata ed esposta all'aria. In ogni caso, questi due maxi sportivi offrono una discreta praticità, che è poi il loro vero punto di forza rispetto alle moto. Non mancano i comodi cassettini nel retroscudo (più spaziosi ma con gli sportellini poco curati sul BMW), la presa da 12V (assente sullo Yamaha), il parabrezza regolabile (con due pomelli per il tedesco, una chiave a brugola per il giapponese), una comoda gestione della strumentazione (lo Sport ha il tasto al manubrio a portata di pollice), il freno di stazionamento (sul tedesco si attiva automaticamente con l'apertura del cavalletto laterale) e l'immancabile vano sottosella: discreto per il TMAX, qualcosa in più per il C-Sport, che in sosta si amplia grazie al FlexCase, un "sacchetto" estensibile che trova il suo limite nell'impossibilità di utilizzarlo in marcia. A conti fatti, il BMW si aggiudica il primo round contro un TMAX abituato a regnare incontrastato da ormai 10 anni e non proprio ricco in fatto di dotazione. Però, poi, basta guardarlo e il maxi di Iwata ti conquista con quegli occhioni de "Il Gatto con gli Stivali" di Shrek: è così bello che brilla di luce propria, mentre il tedesco, nonostante il blasone e il maggior prezzo, perde il confronto sulla cura del dettaglio e sulla qualità percepita. Può solo distogliere lo sguardo per non rimanere accecato dalle finiture sfiziose della versione BlackMax dello scooter Yamaha: i componenti in oro (fin troppo vistosi), il rivestimento in velluto della sella (libidine pura) e la cromia "due toni" nero su nero.
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